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VACANZA SICILIA
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VACANZE IN SICILIA
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Le vacanze siciliane

Definizione
Sicilia Regione amministrativa dell’Italia meridionale; corrisponde all’isola omonima, situata nel mar Mediterraneo centromeridionale e, più precisamente, affacciata al mar Tirreno a nord, al mar Ionio a est, al mare di Sicilia a sud; a essa si aggiungono alcuni gruppi insulari minori. È ripartita nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani; capoluogo regionale è Palermo.
La Sicilia è una regione ad amministrazione speciale, dotata di larga autonomia, come la Sardegna, la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. Dipendono amministrativamente dalla regione gli arcipelaghi delle Eolie o Lipari (in provincia di Messina), delle Egadi (in provincia di Trapani) e delle Pelagie (in provincia di Agrigento) nonché le isolate Pantelleria (in provincia di Trapani) e Ustica (in provincia di Palermo). La Sicilia (che per la sua forma triangolare era chiamata dai primi colonizzatori, i greci, Trinacria, cioè “terra dai tre capi”) deriva il nome, risalente all’epoca romana, dalle sue due principali popolazioni originarie, i sicani e i siculi.

Cattedrale di Palermo
Cattedrale di PalermoLa Cattedrale di Palermo è una mirabile sintesi architettonica della storia cittadina. Nella stratificazione degli stili si può ripercorrere la cronaca siciliana: eretta nel 1184 sul luogo di una precedente basilica, la chiesa fu trasformata in moschea dagli arabi e restituita al culto cristiano dai normanni. Normanni sono le absidi e il campanile; gotico il portale della facciata tre-quattrocentesca, impreziosita da torri a bifore e colonnine; rinascimentale e barocco il corredo decorativo; neoclassico l'interno, dove sono custodite le tombe di Ruggero II (morto nel 1154), Enrico VI (morto nel 1197), Costanza d'Aragona (morta nel 1222) e Federico II (morto nel 1250).

La regione si estende per 25.707 km² (l’isola propriamente detta, la più grande del Mediterraneo, per 25.426 km²) ed è la più vasta regione d’Italia; è invece la quarta, dopo Lombardia, Campania, Lazio, per popolazione, con 5.013.081 abitanti (2005). La densità, di 195 abitanti per km², è inferiore alla media nazionale, che è di 198. Com’è proprio di tutte le grandi isole, la Sicilia trae dalla sua natura insulare i caratteri che la distinguono dalle altre terre benché, all’estremità nordorientale dell’isola, solo i tre chilometri dello stretto di Messina la separino dalla Calabria, sull’Italia continentale. Anche sul lato opposto, occidentale, la distanza dalla terraferma, in questo caso la costa africana della Tunisia, non è molta: 150 km. Una posizione geografica, quindi, di relativo isolamento, che ha avuto notevoli influenze sulla storia siciliana.

Clima ed Ambiante

Se da un lato la Sicilia ha un clima pienamente mediterraneo, soggetto agli influssi marittimi, dall’altro la sua natura montuosa e collinare contribuisce ad attenuare anche a breve distanza dalla costa gli influssi del mare. In estese parti dell’isola i caratteri di semicontinentalità – con estati molto calde e inverni anche rigidi – prevalgono su quelli subtropicali propriamente mediterranei, temperati dalla marittimità. Abbastanza uniformi in tutta l’isola sono peraltro le temperature estive, con medie pressoché ovunque superiori a 24 °C (e massime che possono oltrepassare 40 °C) che naturalmente si abbassano in misura considerevole sui rilievi; gli inverni sono miti solo nelle fasce costiere, con medie sui 10 °C, ma sono anche freddi nell’interno, con temperature che abbastanza frequentemente scendono al di sotto dello zero.
Per quanto riguarda le precipitazioni, la Sicilia conosce in pratica solo due stagioni: quella piovosa, con punte massime tra novembre e febbraio, e quella asciutta, con piogge quasi nulle tra giugno e agosto. Inoltre le piogge sono più scarse là dove più sarebbero utili per l’agricoltura, cioè nelle pianure costiere (sui 500 mm annui); la piovosità si accresce infatti verso l’interno, dove si aggira sui 700 mm, con punte anche superiori ai 1.000 mm sui rilievi più elevati.
L’isola conserva varie zone di grande interesse naturalistico, solo in parte però tutelate. Si ricordano la foresta della Ficuzza nella Rocca Busambra, la riserva attorno al Pizzo Carbonara nelle Madonie, l’oasi dei cosiddetti Pantani di Vendicari nella punta sudorientale, la riserva marittima dell’isola di Ustica e, soprattutto, il Parco regionale dell’Etna, con la sua magnifica varietà di ambienti vegetali a seconda del succedersi dei piani altitudinali (al piano inferiore la macchia mediterranea con lecci, mista alle colture di olivi e vite; poi querce e castagni tra i 1.000 e i 1.500 metri; successivamente pini, faggi, betulle; infine l’arbusteto tra le scure rocce laviche) e naturalmente gli aspetti vulcanici, non meno straordinari, dei crateri fumanti.

Flora e Fauna

I naturalisti non concordano sull’entità della passata ricchezza boschiva dell’isola, ritenuta da taluni forse inadatta, per le condizioni climatiche e dei suoli, a consentire la formazione di vaste distese forestali, a vantaggio di un costante predominio della macchia mediterranea; è comunque indubbio che in Sicilia si sia verificato un millennio di sfruttamento dei boschi, che oggi coprono appena il 7% del territorio. Domina attualmente la formazione tipicamente mediterranea, cioè la macchia, che in Sicilia è veramente rigogliosa, anche con alti arbusti o bassi alberi (mirto, lentisco, carrubo, alloro ecc.) solo dove s’innalzano rilievi alle sue spalle, dai quali riceve più umidità, quindi sul Tirreno in corrispondenza del pedemonte dell’Appennino siculo, e nell’area ionica lungo i contrafforti dei Peloritani.
Per contro, dove si accentua l’aridità, e quindi in modo evidente in una larga fascia meridionale prospiciente il mare di Sicilia, la macchia è ormai degradata in steppa erbosa, con radi arbusti e cespugli frequentemente spinosi; gran parte del suolo è coperta da una graminacea tipica della costa nordafricana, la stipa. Il limite superiore della macchia varia, a seconda del maggiore o minore grado di umidità, dai 400 ai 700 metri di quota; al di sopra si impongono querce e castagni, sino ai 1.300-1.400 metri. Solo in aree molto ristrette si superano queste quote; al di sopra, in tali aree decisamente montane (Etna, cime dei Nebrodi e delle Madonie), si hanno faggi misti a conifere nonché una particolare betulla, detta etnea.
La fauna naturale è piuttosto povera, anche per l’inveterata abitudine alla caccia. Si annoverano il gatto selvatico, l’istrice, la volpe, la martora e, tra gli uccelli, alcuni esemplari di falco e di aquila.

Monti Erei in Sicilia
Monti Erei in SiciliaLa Sicilia, la maggiore isola del Mediterraneo, ha un territorio prevalentemente montuoso e collinare. I monti Erei, in provincia di Enna, collegano i monti Nebrodi con i monti Iblei, e hanno natura prevalentemente calcarea.

Enna
Enna panorama dall'altoVeduta di Enna, situata in elevata posizione su un terrazzo calcareo alla sommità dell’alta valle del fiume Dittaino. Posta proprio nel centro geografico della Sicilia, la città, favorita dal clima e dalla bellezza dei panorami, è una frequentata meta turistica. Vi si tengono numerose manifestazioni, sia religiose (come la festa della Patrona, in onore della Madonna, le cui origini risalgono al Seicento, o come la settimana santa) sia culturali (come il concorso F.P. Neglia e il premio Nino Savarese).

Favignana nelle isole Egadi
Favignana nelle isole EgadiSuggestiva veduta aerea di Favignana, la maggiore delle isole Egadi, con una superficie di 19,8 km². Anticamente chiamata Aegusa, Favignana rappresenta per la bellezza del paesaggio, le spiagge incontaminate e il mare cristallino un’apprezzata località turistica.

Castello di Alcamo in Sicilia
Castello di Alcamo in SiciliaIl castello medievale di Alcamo, edificato nel XIV secolo dagli Aragonesi, si erge imponente su un'altura della Sicilia nordoccidentale.

Stretto di Messina
Stretto di MessinaPer secoli frontiera naturale tra la Sicilia e il continente, attualmente lo stretto di Messina costituisce, grazie ai costanti collegamenti marittimiStretto di Messina collegamenti marittimi, un fattore determinante di coesione tra gli opposti centri urbani di Villa San Giovanni e Reggio Calabria, da un lato, e Messina, dall’altro, tanto che essi possono essere considerati un’unica conurbazione.

Tonnara a Favignana
Tonnara a FavignanaLa pesca del tonno, Thunnus thynnus, è una risorsa economica rilevantissima per la Sicilia, al primo posto in Italia per la produzione ittica. In alcune località essa viene ancora praticata con l'antico sistema della "tonnara", una sorta di trappola sottomarina utilizzata per catturare i tonni durante le loro migrazioni stagionali. La tonnara usata in Sicilia e in Sardegna è del tipo "fisso"; è costituita da una serie di reti collocate in posizione verticale dalla superficie del mare fino al fondale, disposte in modo da convogliare i tonni verso una camera chiusa, dove vengono infine catturati e uccisi durante la cosiddetta "mattanza".

Pesca del tonno a Sicilia
Pesca del tonno a SiciliaPescato fin dai tempi più remoti per la squisitezza delle carni e le uova (da cui si ricava la bottarga), il tonno costituisce una voce importante per l'economia delle regioni dell'Italia meridionale, della Sicilia in particolare. Fino a tempi recenti – e in alcuni casi ancora oggi – veniva catturato perlopiù utilizzando il sistema della tonnara, una sorta di trappola sottomarina che, costituita da ampie reti poste in posizione verticale dalla superficie del mare fino al fondale, non concedeva alcuna via d'uscita all'animale. Nella foto, alcuni addetti procedono alla pulizia di tonni appena pescati al largo della costa siciliana.

Teatro greco a Taormina
Teatro greco a Taormina
Il teatro greco di Taormina, che risale al III secolo a.C., e sullo sfondo l'Etna.

Valle dei Templi a Agrigento
Valle dei Templi a AgrigentoSituata nelle immediate vicinanze della città di Agrigento, la Valle dei templi rappresenta uno dei siti archeologici più importanti del territorio italiano e conserva preziose testimonianze architettoniche, relative in particolare a un complesso di templi dorici realizzati tra il VI e il V secolo a.C. Notevoli, tra gli altri, il Tempio della Concordia, uno dei meglio conservati della Sicilia, quello di Giunone o Era Lacinia, e le rovine del tempio dedicato a Zeus Olimpio, le cui imponenti dimensioni originarie si sono in gran parte mantenute. Dal 1967 la Valle dei templi ospita il Museo archeologico nazionale.

Piazza Pretoria a Palermo
Piazza Pretoria a PalermoPosta ai piedi del monte Pellegrino, nella piana della Conca d'Oro e dinanzi all'ampio golfo omonimo, Palermo deve la sua bellezza, oltre che alla posizione e al clima mite, alla ricchezza di monumenti, opere d'arte e giardini. Nell'immagine, la monumentale fontana del XVI secolo che occupa quasi interamente piazza Pretoria, nel cuore della città. Le stradine che circondano la piazza sono fiancheggiate da palazzi barocchi maestosi e decadenti. Il più noto è Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti girò la famosa scena del ballo di Il Gattopardo.

Porta Uzeda a Catania
Porta Uzeda a CataniaCatania deve il suo assetto urbanistico al rigoroso piano regolatore a scacchiera studiato da G.B. Vaccarini (1702-1768) per la ricostruzione di alcune zone del centro storico in seguito al devastante terremoto del 1693. I numerosi palazzi civili e religiosi edificati negli anni successivi conferiscono alla città la caratteristica fisionomia tardo-barocca.

Settimana Santa, Enna
Settimana Santa a EnnaUna processione di "incappucciati" in una via di Enna durante la celebrazione della Settimana Santa. Tra le numerose manifestazioni che si svolgono nelle diverse regioni italiane in occasione della Settimana Santa, quella di Enna è senza dubbio la più spettacolare e famosa: a partire dalla domenica delle Palme, la città è percorsa, più volte al giorno, da processioni che sfilano lente per le strade portando stendardi e croci, accompagnate dalla banda musicale.

Tempio dorico a Segesta
Tempio dorico a SegestaIl grandioso tempio dorico, mai completato, situato al centro dell'antica città di Segesta, nella Sicilia nordoccidentale, risale al 420 a.C. ed è, con le sue 36 colonne di pietra grigio-dorata perfettamente integre, uno dei migliori esempi di architettura dorica. Fondata dagli elimi, una popolazione indigena in seguito assorbita dai greci, Segesta fu spesso in conflitto, nel corso del VI e V secolo a.C., con la vicina Selinunte per la conquista della supremazia politica. La città fu abbandonata nel corso del Medioevo.

Statua di Telamone a Agrigento
Statua di Telamone a AgrigentoLa Valle dei Templi, il vasto complesso archeologico nelle vicinanze di Agrigento, si presenta come un insieme architettonico imponente e suggestivo. I templi, situati in mezzo alla campagna, sono costruiti in tufo arenario conchiglifero, ma nonostante la friabilità di questo materiale locale alcuni, come il tempio della Concordia, ci sono pervenuti quasi intatti. Nella foto, il colossale Telamone, una delle statue di giganti che si alternavano alle colonne lungo il perimetro del tempio di Zeus.

Villa romana del Casale in Piazza Armerina
Villa romana del Casale in Piazza ArmerinaGli scavi della villa romana del Casale, edificata tra la fine del III e l'inizio del IV secolo d.C., iniziarono in modo sistematico nel 1929. La visita del sito segue un percorso obbligato segnato da passerelle sopraelevate rispetto al piano dei mosaici pavimentali.

Capitello della chiesa di Santa Chiara a Noto
Capitello della chiesa di Santa Chiara, NotoCapitello della chiesa di Santa Chiara, Noto Particolare di un capitello che orna la chiesa di Santa ChiaraChiesa di Santa Chiara a Noto (opera dell'architetto Gagliardi), nel centro di Noto, caratterizzato dalla fusione di diversi elementi tratti dall'ampio repertorio decorativo del barocco siciliano, come ghirlande e motivi floreali, complesse volute e volti umani.

Palazzo Nicolaci, particolare
Palazzo Nicolaci, particolareParticolare di una trave di rinforzo di un balcone del Palazzo Nicolaci, decorata con i tipici motivi del barocco siciliano: intrecci floreali e volti di putti. È visibile inoltre il complesso intreccio a linee mosse e sottili del ferro battuto che incornicia la base del balcone.

Chiesa di San Francesco a Noto
Chiesa di San Francesco, NotoParticolare dell'ampia scalinata antistante la chiesa di San Francesco, nel centro di Noto. Sullo sfondo è visibile la facciata del monastero del San Salvatore, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Rosario Gagliardi, con la torre dall'elegante facciata arricchita da logge.

Cattedrale di Noto, particolare
Cattedrale di Noto, particolareCattedrale di Noto, particolareParticolare di una preziosa edicola finemente decorata e incastonata tra le colonne corinzie della facciata della cattedrale di San Nicolò, a Noto, edificata nel 1705.

Palazzo Nicolaci a Noto
Palazzo Nicolaci a NotoLa facciata del palazzo Nicolaci, nel cuore della Noto barocca, fu progettata dall'architetto Gagliardi. È caratterizzata da balconi arricchiti da ricercati elementi decorativi, da balaustre in ferro battuto di pregiata fattura e da linee mosse ed elaborate.

Monastero del San Salvatore a Noto, particolare
Monastero del San Salvatore a Noto, particolareParticolare di una finestra del Monastero del San Salvatore (progettato dall'architetto Sinatra), a Noto. L'elegante cornice impreziosita da ricche decorazioni a motivi floreali e l'originale inferriata incurvata verso l'esterno creano le complesse sinuosità e i ritmi mossi caratteristici delle facciate degli edifici in stile barocco siciliano, che nell'insieme suscitano l'impressione di trovarsi in una scenografia teatrale.
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